Riportiamo il testo del comunicato circa il Progetto di Agricoltura Sociale in Umbria all’interno del percorso “Coltivare Talenti” tra Fondazione Opere Pie Riunite, CARITAS Perugia e Comitato Perugia Solidale
Coltivare Talenti è un progetto per giovani in condizioni di vulnerabilità o esposti al rischio di esclusione, da formare e avviare al lavoro agricolo e alla costruzione di una cooperativa sociale di inserimento lavorativo.
Ha la durata di due anni durante i quali si alterneranno laboratori esperienziali di cinque mesi, in cui circa 8 partecipanti per laboratorio, lavorano in campo con un tecnico di riferimento selezionato da “Fondazione Opere Pie”, gli agronomi AIAB e sostenuti da operatori sociali di Frontiera Lavoro, per formarsi e apprendere la tecnica colturale con metodo biologico della produzione di ortaggi. Attualmente sui 4 ettari totali nel comune di Torgiano (PG) la superficie investita ad orto in rotazione è di circa un ettaro in pieno campo e 300 metri quadri di serra. I restanti tre ettari attualmente vengono coltivati a seminativi estensivi.
Il progetto finanziato a valere sull’”AVVISO PUBBLICO in regime di concessione ex art. 12 L. 241/90 per la presentazione di PROGETTI SPERIMENTALI del terzo settore – Azioni innovative di welfare territoriale. dal FSE e FESR 2019/20 della Regione dell’Umbria, è realizzato in partenariato da: Frontiera lavoro, cooperativa sociale di tipo A, diventata proprio per l’evoluzione futura del progetto, anche di tipo B, che svolge il ruolo di capofila; AIAB Umbria a cui è affidata la parte tecnico agronomica in campo e la “Fondazione Opere Pie Riunite di Perugia”, ente filantropico che ha messo a disposizione terreni e impianti.
I partecipanti ai laboratori, provengono prevalentemente da comunità terapeutiche di recupero o educative e da segnalazioni dei diversi servizi socio-sanitari territoriali.
La finalità principale è quella di orientare ragazze e ragazzi privi di occupazione, al lavoro agricolo. Anche per questo al termine di ogni laboratorio, vengono individuati quei soggetti che hanno dimostrato interesse e capacità; tra questi verranno individuati coloro che parteciperanno direttamente alla costituzione di una start-up imprenditoriale per la gestione di una cooperativa sociale agricola di tipo B.
Per tutta la durata del progetto, le produzioni non possono creare profitto e infatti sono utilizzate per la promozione dell’iniziativa futura, attività prevista nel progetto e donati con apposita convenzione alla Caritas di Perugia e al Comitato “Perugia Solidale”, entrambi impegnate nel sostegno alle famiglie in difficoltà. Si crea così una interessante sinergia tra ragazzi in condizione di vulnerabilità sociale che aiutano famiglie in difficoltà.
Terminato il primo ciclo di orto invernale i lavori si concentrano sulle preparazioni per l’orto estivo, a partire dall’autoproduzione di piantine, anche se in piccola percentuale rispetto al fabbisogno, sempre con la finalità di partecipare e vedere l’intero ciclo produttivo.
Sono già diversi i motivi di soddisfazione, sia per le produzioni ottenute sia per aver visto molti ragazzi crescere, non solo nella conoscenza del metodo biologico ma soprattutto, nelle capacità relazionali, riconosciute anche dai referenti dei servizi di provenienza.
Questa è la conferma che l’agricoltura biologica è buona due volte!